Anche Enrico Borghi lascia il Pd di Schlein per tornare da Renzi in Italia Viva per la deriva troppo massimalista.
Le previsioni di Matteo Renzi si stanno realizzando. Dopo il riformista renziano Andrea Marcucci anche Enrico Borghi non ha retto il progetto di Elly Schlein ed è stato forzato a lasciare il Pd. Arriva così un altro addio dai banchi del Pd, il senatore dem decide di entrare a far parte di Italia Viva. Il motivo della fuga dal Nazareno è che il partito democratico è diventato un partito massimalista.
Tutti i riformisti quindi stanno abbracciando il progetto riformista di Italia Viva che raccoglie quella parte della sinistra che non si riconosce nell’estremizzazione massimalista. “Le prime scelte di Schlein rappresentano una mutazione genetica: da partito riformista a un partito massimalista di sinistra” ha detto il senatore Borghi a Repubblica annunciando il suo passaggio a Italia Viva.
Un altro dem abbraccia il progetto di Renzi
Borghi spiega di aver fatto diverse interviste ponendo l’attenzione sui temi della sicurezza e della difesa e di una sintesi tra i cattolici e i democratici ma non sono mai arrivate risposte dalla segreteria. “E come sappiamo in politica i silenzi contano più delle parole pronunciate. Invece ho sentito parole chiare su un altro versante, e cioè sull’utero in affitto”, ha aggiunto il senatore.
“Se c’è la capacità di costruire politica mettendo le persone dietro l’idea, io penso che Renzi possa insieme ad altre figure contribuire alla nascita di un nuovo soggetto“, dice ancora. Sulla sua appartenenza al Copasir dice: “Se fossi stato presidente del Copasir mi sarei dimesso, ma permanendo nella mia condizione di parlamentare di opposizione rispetto la prassi parlamentare e anche il ruolo per il quale sono stato indicato“, risponde Borghi.
La notizia ha ovviamente fatto felice Matteo Renzi che oggi nella sua ultima enews scrive che molti si stanno iscrivendo a Italia Viva. “La sua intervista è molto bella e merita di essere letta nella sua interezza. È infatti una intervista che parla di politica, che spiega il senso di una scelta partendo dalla politica, che rappresenta un inno alla politica”, ha detto il leader riformista.